Scientology su: il RICATTARE, il CORROMPERE e l'UCCIDERE 
 
 
Pagina creata il giorno 30 maggio 2021. Derivata da almeno due miei post[2]. Modificata il 25 giugno 2021. 
 
 
LA CITAZIONE 
 
Dal libro INTRODUZIONE ALL'ETICA DI SCIENTOLOGY[1], capitolo 7 "Un Saggio sul Potere", sotto-capitolo unico "Le Responsabilità dei Leader" pag.149, parte che tratta <<sette cose che riguardano il potere>> pag. 165-167. 
 
Riporto come citazione: parte del punto 5, parte del punto 6, parte del punto 7, e un pezzo dopo il punto 7. 
 
Cito (le parole fra parentesi quadre sono mie note): 
 
<<L'uomo è troppo aberrato per comprendere almeno sette cose che 
riguardano il potere: 
 
[...] 
 
5. Quando ti allontani da una posizione di potere, salda senza 
  indugio tutti i conti che hai in sospeso, da' pieni poteri a tutti i tuoi 
  amici e vattene con le tasche piene di artiglieria, ricatti potenziali 
  contro qualunque antico rivale, fondi illimitati sul tuo conto 
  privato e indirizzi di assassini esperti, poi vai a vivere in Bulgravia 
  e corrompi la polizia. [...] 
 
[Bulgravia è un nome inventato, anche se potrebbe riferirsi a degli stati 
europei] 
 
6. Quando sei vicino a una persona potente, fatti delegare un po' del 
  suo potere, quanto basta per poter fare il tuo lavoro e proteggere 
  te stesso e i tuoi interessi,[...] 
  Dunque, se vuoi 
  vivere perlomeno all'ombra o alle dipendenze di una persona 
  potente, devi tu stesso accumulare e usare abbastanza potere da 
  non perdere terreno, anziché semplicemente fare natter [fare natter = criticare con cattiveria] con la 
  persona potente dicendole di "uccidere Pietro", sia in modo aperto 
  che in modo velato e più soppressivo [=criminale], perché questo distrugge il 
  potere che sostiene il tuo. Non è necessario che venga a sapere 
  tutte le cattive notizie e se è veramente una persona potente non 
  chiederà continuamente: "Che cosa ci fanno tutti questi cadaveri 
  davanti alla porta?". E, se sei furbo, non permetterai mai che si pensi 
  che sia stato lui a ucciderli: questo indebolisce te e inoltre nuoce 
  alla fonte del potere. "Beh, capo, a proposito di tutti quei cadaveri, 
  nessuno mai sospetterà che sia stato tu. A quella lì, con quelle 
  gambe rosa che spuntano fuori, io non piacevo." "Beh", dirà lui, se 
  è veramente una persona potente, "perché mi scocci con queste 
  storie se ormai è fatto e sei stato tu a farlo? Dov'è il mio inchiostro 
  blu?". Oppure: "Capitano, tre uomini della polizia militare della 
  marina saranno qui tra poco con il vostro cuoco, Dodi, per dirvi 
  che le ha suonate a Simonini". "Chi è Simonini?" "È un impiegato 
  dell'ufficio nemico in città." "Bene, quando avranno finito, porta 
  Dodi in infermeria se ha bisogno di cure. Ah, già. Aumentagli la 
  paga." [...] 
 
  [Punto 7] 
  [...] indirizza sempre 
  il potere in direzione di colui dal cui potere dipendi. Potrebbe 
  trattarsi di più soldi per la persona potente, [...] 
  o persino del tonfo sordo di uno dei suoi nemici nell'oscurità o 
  dell'incendio glorioso dell'intero accampamento nemico come 
  sorpresa di compleanno. [fine del punto 7] 
 
Se operi così [...], 
se fai sì che gli altri operino a quel modo, il fattore "potere" 
continua a espandersi sempre di più, e anche tu acquisterai una sfera di 
potere più ampia di quella che avresti se operassi da solo. I veri poteri 
vengono edificati tramite saldi complotti di questo tipo, spingendo 
verso posizioni più alte qualcuno nella cui leadership si ha fiducia. 
[...] >> 
 
 
NOTA: 
La parola "uccidere" e sue derivazioni è presente nella suddetta citazione, sia fra doppie virgolette che senza. 
Quindi ha un significato ambiguo. 
Da qui in poi la parola "uccidere" viene riportata fra doppie virgolette, ma si indica che ha comunque un significato ambiguo. 
 
 
 
SUL PUNTO 6 
 
Ritengo che un subordinato di una persona potente, dopo aver letto la suddetta citazione e volendola applicare, potrebbe pensare che: 
 
1) "Se per fare il mio lavoro devo "uccidere" qualcuno devo far in modo che la colpa non ricada sulla persona potente da cui dipendo." 
 
2) "Non è necessario che informi la persona potente da cui dipendo della mia intenzione di "uccidere".  " 
 
3) "D'altra parte, la persona potente non dovrebbe interessarsi molto ai miei cadaveri.  " 
 
4) "E se riesco a fare in modo che non si pensi che sia stata la persona potente a "ucciderli", allora sarò stato furbo." 
 
5) "Oltre che per i miei doveri lavorativi, ogni tanto posso anche "uccidere" per i miei propri interessi, cito: <<A quella lì, con quelle gambe rosa che spuntano fuori, io non piacevo.>> 
 
6) "Posso alzare le mani e malmenare i nemici della nostra organizzazione, perché sarò premiato." 
 
 
Inoltre è da notare che, ri-cito: 
 
<<"Beh, capo, a proposito di tutti quei cadaveri, 
nessuno mai sospetterà che sia stato tu. A quella lì, con quelle  
gambe rosa che spuntano fuori, io non piacevo." "Beh", dirà lui, se 
è veramente una persona potente, "perché mi scocci con queste 
storie se ormai è fatto e sei stato tu a farlo? Dov'è il mio inchiostro 
blu?".>> 
 
A) Nell'esempio, SOLO il subordinato viene indicato come il responsabile degli omicidi. 
 
B) La persona potente che ne è il superiore MOSTRA DISINTERESSE per i cadaveri con la frase <<"perché mi scocci con queste storie se ormai è fatto e sei stato tu a farlo? Dov'è il mio inchiostro blu?".>> 
 
C) In questo modo la persona potente potrebbe risultare legalmente innocente per gli eventuali atti di "uccidere" che il suo subordinato compie per attuare i suoi doveri lavorativi. 
La persona potente potrebbe dire: "Non ne so niente di quel che IL MIO SUBORDINATO ha fatto". 
 
Situazione comoda per la persona potente, ma pericolosa e ingiusta per il suo subordinato. 
 
 
 
CONCLUSIONE SUI PUNTI 5, 6, 7 E SULLA PARTE DOPO IL PUNTO 7 
 
Penso che il punto 5 potrebbe spingere alcuni che lo seguono ed applicano, in certe situazioni, a: 
 
- a commettere atti immorali, o atti illegali come il ricatto, la corruzione o l'omicidio. 
 
Penso che il punto 6 potrebbe spingere alcuni che lo seguono ed applicano, in certe situazioni, a: 
 
- se si è alle dipendenze di una persona potente o si vive alla sua "ombra", a commettere atti immorali o anche atti illegali come l'omicidio, persino per futili motivi.  E a fare in modo che non si pensi che sia stata la persona potente a commettere tali atti. 
 
Penso ancora che il punto 6, potrebbe spingere alcuni che lo seguono ed applicano, in certe situazioni, a: 
 
- se si è una persona potente, a tollerare atti immorali o atti illegali come l'omicidio, compiuti anche per futili motivi, da persone che vivono alle sue dipendenze o alla sua "ombra". 
 
Penso che il punto 7, considerati i precedenti punti citati 5 e 6, potrebbe spingere alcuni che lo seguono ed applicano, in certe situazioni, a: 
 
- a commettere atti immorali e/o criminali per indirizzare il potere verso la persona potente da cui si dipende.  Tali atti potrebbero essere fatti di propria iniziativa e senza ordine diretto, anche per fare una piacevole sorpresa alla persona potente. 
 
Penso che la parte citata dopo il punto 7, e considerati i precedenti punti citati 5, 6 e 7, potrebbe spingere alcuni che la seguono ed applicano, in certe situazioni, a: 
 
- SPINGERE ALTRI a commettere atti immorali o atti criminali anche gravi.  E a creare complotti in cui si commettono atti immorali o criminali, per aumentare il potere della persona potente da cui si dipende. 
 
 
 
DOMANDA 
 
PERCHÉ L. RON HUBBARD HA SCRITTO IL SUDDETTO PEZZO IN QUEL MODO ? 
 
Si potrebbe pensare che abbia esagerato. 
 
Ma si potrebbe anche pensare che L. Ron Hubbard invece voleva che i subordinati di CERTE persone potenti (persone potenti con certe caratteristiche) attuassero a tutti i costi o quasi il proprio dovere, anche con atti estremi, tenendo al sicuro dalla legge la persona potente in questione. 
 
 
 
Riferimenti: 
 
[1] INTRODUZIONE ALL'ETICA DI SCIENTOLOGY, di L. Ron Hubbard, edito da New Era Publications International ApS, copyright 1998, 2007; oltre 513 pagine. 
 
[2] Almeno due miei post pubblicati nel newsgroup free.it.religioni.scientology
 
Titolo del primo: ATTENZIONE alle <<sette cose che riguardano il potere>> del 17 maggio 2017. 
Indirizzo Internet (copiare sulla barra degli indirizzi): 
https://groups.google.com/g/free.it.religioni.scientology/c/A6fzyWcP0AQ/m/KtwloS0mBwAJ 
 
Titolo del secondo: L. Ron Hubbard riguarda al Corrompere, Ricattare, Assoldare Assassini del 23 agosto 2015 (nota "riguarda" avrebbe dovuto essere "riguardo"). 
Indirizzo Internet (copiare sulla barra degli indirizzi): 
https://groups.google.com/g/free.it.religioni.scientology/c/FmjENXS5L4w/m/5zFDczaUDQAJ 
 
 
 
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